Manovra sanità, i conti non tornano

Manovra: in Sanità i conti non tornano.

I numeri che emergono dal Documento programmatico di bilancio inviato a Bruxelles per la Sanità smentiscono l’aumento sbandierato di 3 miliardi. Nei giorni scorsi, il Governo aveva anticipato che per la Sanità nel 2025 ci sarebbero stati anche più di 3 miliardi, ma le tabelle allegate al DPB dicono un po’ meno di 900 milioni (lo 0,04% del Pil). Eppure, sia la premier che il vicepremier avevano enfatizzato il fatto che il contributo di 3,5 miliardi chiesto alle banche sarebbe andato proprio al comparto “sanità”. Almeno, la smettessero di prendere in giro i cittadini.

A questo punto, chiediamo al Ministro Schillaci, che è persona seria, come pensa di finanziare tutte le promesse fatte – dalle 30mila assunzioni al rinnovo dei contratti, dall’adeguamento della spesa farmaceutica alla revisione delle tariffe delle prestazioni, avendo a disposizione queste risorse irrisorie. Peraltro, mancano ancora i fondi – sottratti alle Regioni – per la messa in sicurezza degli ospedali e i finanziamenti per dare un minimo senso a un provvedimento vuoto come il decreto liste d’attesa.

Prendiamo atto, dunque, che nel 2025 non ci sarà alcun potenziamento della sanità pubblica e che, ormai, l’accesso alle cure è un privilegio per pochi. Il Ministro Schillaci ha il dovere di ribellarsi a queste scelte.