Riduzione degli sprechi farmaceutici: raccolgo l’appello di Federfarma e Cupla
Riduzione degli sprechi farmaceutici: raccolgo l’appello di Federfarma e Cupla.
Raccolgo con grande interesse l’appello lanciato nei giorni scorsi da Federfarma in merito al ritiro dei farmaci in ospedale invece che in farmacia, dove potrebbero essere consegnati con più facilità, orari migliori e senza costi aggiuntivi per i pazienti, che in questo modo risparmierebbero anche tempo e problemi legati a spostamento o eventuali accompagnatori.
Credo che ogni proposta che vada nella direzione di sviluppare medicina di territorio e assistenza di prossimità sia assolutamente da valorizzare, come ho già avuto modo di ribadire in più occasioni. In particolare se pensiamo a territori più periferici e meno vicini alla disponibilità di servizi, come le zone montane e le aree interne. Poter contare sulla rete e sull’efficienza delle farmacie – comprese quelle di proprietà comunale – rappresenta un valore aggiunto che il servizio pubblico deve saper sviluppare e mettere a disposizione dei cittadini, anche in un’ottica di sostenibilità del sistema.
Da parte mia, offro la massima collaborazione per supportare presso le Istituzioni locali e nazionali l’iter che deve essere avviato per giungere a migliorare l’attuale situazione, evitare sprechi, coordinare le risorse e favorire i cittadini, in collaborazione e sinergia con le associazioni di categoria e d’impresa. Non dobbiamo mai dimenticare, infatti, che l’obiettivo prioritario deve essere quello di garantire il diritto alla salute dei cittadini. Sviluppare una nuova idea di sanità del territorio – che metta a sistema case di comunità, farmacie dei servizi, medici di medicina generale, pediatri di libera scelta – è una delle sfide su cui fonda la tutela del sistema sanitario pubblico, in modo da costruire una nuova visione di sanità che passi dalla centralità dell’ospedale a quella del territorio e delle persone. Questo deve essere il nostro impegno e trovo dunque di buon senso l’appello di Federfarma e di CUPLA e mi metto a disposizione per dare una mano.