Offese alle donne e alla Resistenza: interrogazione al Ministro Valditara
Offese alle donne e alla Resistenza: interrogazione al Ministro Valditara sui fatti emersi al Liceo Moro di Reggio Emilia.
La vicenda della professoressa del Liceo Moro di Reggio Emilia che, nei giorni scorsi, ha consegnato ai ragazzi una rilettura personale della Resistenza, aggiungendo teorie deliranti sull’Agenda2030, ha portato con sé molti commenti e la giusta indignazione prima di tutto degli studenti e delle studentesse, che hanno sollevato il caso.
Sono pronta a presentare un’interrogazione al Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, perché anche il Ministero svolga gli approfondimenti del caso.
Il contenuto delle informazioni diffuse dalla docente è ancora più aberrante – ed è inaccettabile – se consideriamo lo spregevole attacco fatto alle donne partigiane, bollate come se fossero una fake news. Qui non si tratta di presunta libertà di pensiero, ma di fornire agli studenti una visione della storia vergognosa e offensiva, di cui sarà opportuno rendere conto. Bene hanno fatto, dunque, il provveditore Berardi e il dirigente scolastico Cenini a prendere immediata posizione perché sia fatta luce su questa sconcertante vicenda. Sono tuttavia certa che il Ministro Valditara, sempre così solerte nell’indirizzare alle scuole proprie letture dei fatti e nel disporre accertamenti ministeriali a vari Istituti, vorrà anche in questa occasione dare prova della propria efficienza, predisponendo le necessarie misure affinché sia valutato nel complesso l’operato di questa docente.
Tra la tante prese di posizione di questi giorni, si segnala poi quella del Deputato reggiano di Fratelli d’Italia, Gianluca Vinci. Il quale, nel tentativo di difendere l’indifendibile, lancia accuse pesantissime al mondo della scuola, arrivando ad attribuire ai programmi e ai testi scolastici una “manipolazione delle vicende di quegli anni. L’On. Vinci dovrebbe spiegare a cosa allude, perché le sue parole sono gravissime: ritiene che i ragazzi e le ragazze sui banchi di scuola siano “manipolati”? E da chi? Intende forse riscrivere, lui stesso, la storia? E, nel caso, si occuperà forse anche di geografia, lettere e matematica? Il collega Vinci dovrebbe ricordarsi che non si trova più a guidare un trattore in tangenziale, ma che è un Deputato della Repubblica e che prima di lasciarsi andare a certe affermazioni, dovrebbe rendere onore a quelle donne e quegli uomini che la Resistenza la fecero davvero e a quella libertà di cui lui stesso gode.
In questa vicenda dai risvolti allarmanti, uno spiraglio di luce ci giunge certamente dagli studenti che hanno portato alla luce i fatti. A loro, alla loro attenzione e alla loro sensibilità, vanno certamente i miei ringraziamenti.