“Superbonus”: nessuna salvaguardia per soggetti più fragili
“Superbonus”: nessuna salvaguardia per soggetti più fragili.
Mercoledì 22 maggio sono intervenuta in Aula su un ordine del giorno del Partito Democratico che chiedeva un impegno al Governo sulle agevolazioni in materia di abbattimento delle barriere architettoniche.
Ordine del giorno ovviamente bocciato.
E così, il Governo ha rifiutato di prendere un impegno per introdurre – con riguardo agli interventi edilizi relativi alle barriere architettoniche – misure volte a tutelare le famiglie dove sia presente un soggetto in condizioni di disabilità grave. Parliamo di quasi tre milioni di persone con disabilità motorie o sensoriale con conseguenze negative sulla fruizione e sull’accessibilità degli spazi.
L’esecutivo Meloni procede con la sua stretta sul superbonus che colpisce indiscriminatamente tutti, ma che impatta in maniera regressiva soprattutto sulle famiglie meno abbienti che non possono contare sulle necessarie risorse finanziarie per realizzare i lavori. Questa maggioranza dimostra, una volta in più, di non saper gestire l’esplosione della spesa legata alle misure di incentivo fiscale, tanto che la spesa nell’ultimo anno è arrivata a 122 miliardi. Peccato che le incapacità di un Governo che cambia in continuazione le regole le paghino soprattutto famiglie e imprese. Anzi, vengono introdotte inutili complicazioni, senza alcuna tutela per i soggetti più fragili (Terzo Settore e IACP) e senza alcuna salvaguardia per le situazioni oggettivamente più meritevoli di tutela (come l’abbattimento delle barriere architettoniche e la ricostruzione nelle aree terremotate).
Decisioni vergognose che dimostrano l’abisso tra le promesse fatte quando erano all’opposizione e le scelte fatte una volta al Governo.