Chiusura degli sportelli bancari in aree montane: interrogazione al Ministro dell’Economia
Il crinale dell’Appennino reggiano senza sportelli bancari: interrogazione al Ministro dell’Economia e Finanze.
“Tutelare il più possibile i piccoli Comuni dalla chiusura dei servizi bancari”.
È quanto ho chiesto con un’interrogazione che ho presentato al Ministro dell’Economia e delle Finanze a seguito della recente decisione del Banco BPM di chiudere l’agenzia di Ligonchio, sospendendo anche il servizio bancomat e lasciando privi di ogni servizio i residenti di un vasto territorio del crinale dell’Appennino reggiano.
Nelle aree interne di montagna si sta verificando una preoccupante situazione di desertificazione bancaria con la chiusura di molti sportelli e la riduzione di personale. La chiusura sia della filiale che dello sportello bancomat è un colpo inflitto al corpo sociale ed economico della comunità, in paesi dove è presente una fascia di popolazione prevalentemente anziana, non certo avvezza all’utilizzo di nuovi strumenti finanziari e che necessita di servizi di prossimità anche bancari.
Ma il problema non riguarda esclusivamente i residenti, se pensiamo che nei periodi di festività o in estate quelle stesse zone vedono la presenza di numerosi turisti, che rappresentano un motore economico importante per il territorio. Inoltre, gli sportelli bancari non erogano solo servizi finanziari, ma sono anche presidi territoriali di legalità e trasparenza e le comunità interessate dalle dismissioni sono in genere piccoli Comuni i cui servizi essenziali sono già da diversi anni oggetto di tagli e chiusure, contribuendo ad accrescere il fenomeno dello spopolamento territoriale e del depauperamento delle attività economiche. In considerazione del fatto che anche nei progetti PNRR sono previste misure per contrastare questo fenomeno, raccogliendo un bisogno e una necessità espressa dal mio territorio ho chiesto dunque al Ministro quali azioni si intenda mettere in campo a favore dei residenti di queste aree.