Sfida alle malattie cardiovascolari
Sei proposte per affrontare la sfida delle malattie cardiovascolari e promuovere la prevenzione e l’aderenza terapeutica.
Le malattie cardiovascolari rappresentano, ancora oggi, la principale causa di ricovero e mortalità in Italia, con il 30,8% dei decessi attribuiti a queste patologie. A livello globale, si stimano 24 milioni di morti entro il 2030, sottolineando l’urgenza di interventi mirati. Migliorare la prevenzione primaria, secondaria e terziaria, intervenendo precocemente sui fattori di rischio individuali, e promuovere percorsi personalizzati e innovazioni terapeutiche sono azioni cruciali da attivare sin da subito.
Un “Manifesto” di proposte
È da questa premessa che le principali associazioni di pazienti, professionisti della salute, società scientifiche e organizzazioni civiche maggiormente attive sul tema si sono riunite e confrontate per intraprendere un percorso di awareness e sensibilizzazione volto a colmare i numerosi gap ad oggi esistenti. Tale unione ha portato alla sottoscrizione di un “Manifesto sulla Prevenzione delle Malattie Cardiovascolari“. Il Manifesto propone azioni concrete per la prevenzione cardiovascolare, puntando su stili di vita sani, screening mirati per ipertensione e ipercolesterolemia, e formazione continua per i medici di base, promuovendo un lavoro sinergico con gli specialisti. Un’attenzione particolare è dedicata alle differenze di genere, al ruolo chiave del farmacista nella gestione terapeutica e all’adozione di cure più sostenibili. Inoltre, si sottolinea l’urgenza di politiche pubbliche più incisive per ridurre l’impatto di fattori ambientali nocivi, come inquinamento e fumo passivo.
Incontro di presentazione
Martedì 4 febbraio, sono intervenuta al Senato all’iniziativa di presentazione del Manifesto, dove è stato illustrato il percorso intrapreso in questi mesi. I firmatari del Manifesto auspicano che questo possa rappresentare il primo passo verso l’elaborazione di un Piano Nazionale delle Malattie Cardio-Cerebrovascolari. Tale strumento sarebbe cruciale per garantire un’azione coordinata e uniforme su tutto il territorio nazionale, con l’obiettivo di superare le disuguaglianze attualmente esistenti nei percorsi di prevenzione, diagnosi e trattamento. Un Piano Nazionale consentirebbe di armonizzare le strategie di intervento, promuovendo l’adozione di protocolli basati sulle più recenti evidenze scientifiche e assicurando a tutti i cittadini un accesso equo e tempestivo a cure efficaci. Inoltre, rappresenterebbe una risposta concreta alla crescente incidenza di queste patologie, ponendo al centro l’innovazione terapeutica, il monitoraggio dei fattori di rischio e la sensibilizzazione della popolazione.
Un impegno prioritario
L’impegno politico sulle malattie cardiovascolari deve essere prioritario, non solo per affrontare l’impatto sanitario di queste patologie, ma anche per garantire la sostenibilità a lungo termine del nostro Servizio Sanitario Nazionale.. È fondamentale investire in programmi di alfabetizzazione sanitaria che aiutino i cittadini a comprendere l’importanza della prevenzione e dell’adozione di stili di vita sani. Solo così possiamo ridurre l’incidenza delle malattie croniche, comprese quelle cardiovascolari, e alleviare la pressione economica sul sistema sanitario.