Il Governo ammette che non ci sono risorse per l’assegno unico
Manovra: il Governo ammette che non ci sono risorse per assegno unico universale.
In questi giorni, circolano notizie sempre più preoccupanti riguardo la futura legge di bilancio e le possibili modifiche inerenti la misura dell’assegno unico e universale.
Abbiamo chiesto al Governo se intenda incrementare le risorse finora stanziate, anche per uniformarsi a quanto richiesto dall’Unione Europea, visto che tale strumento, ad oggi, ha raggiunto il 91% dei beneficiari. La risposta è stata sconfortante: il Governo parla, infatti, di impegni compatibilmente con gli “stringenti vincoli di bilancio”. In pratica, firmano una cambiale in bianco con cui promettono di sostenere il potenziamento di tutte le misure a favore della famiglia e della natalità. Ma non indicano con quali risorse lo faranno.
Questo il senso del mio intervento in Commissione affari sociali, durante il question time con il Ministero del Lavoro.
Un linguaggio burocratese che ci dice che i fondi ad oggi non ci sono e che non hanno idea di dove andarli a reperire. L’assegno unico e universale è uno strumento fondamentale di sostegno alla natalità e riteniamo che l’unica vera strada percorribile sia quella di aumentare le risorse attualmente stanziate: l’assegno unico andrebbe rafforzato – anche con eventuali modifiche – ma non certo tagliato. Si tratta dell’unica misura che ha permesso finora di superare la frammentazione preesistente, in cui tanti piccoli provvedimenti – fra detrazioni fiscali e trasferimenti – avevano portato a un disegno totalmente casuale, da cui erano escluse ampie fette di popolazione.
Ancora una volta, vediamo come questo Governo faccia della difesa della famiglia un vessillo ideologico, senza fare un bel niente sul piano pratico: nessun atto concreto e, anzi, la proposta surreale di cambiare le misure che funzionano. Finora sul tema della natalità sono state date risposte completamente inadeguate, lontanissime dalle promesse elettorali: per noi la difesa dell’assegno unico è una priorità e le risorse per le famiglie un investimento. Però bisogna crederci davvero, senza propaganda. Faremo le nostre proposte in legge di bilancio e scopriremo che le promesse del governo erano l’ennesimo bluff.