DL Sicurezza: un ennesimo “spot”

DL Sicurezza: solo punizioni per un ennesimo “spot”.

Mercoledì 18 settembre sono intervenuta in Aula perché abbiamo presentato un ordine del giorno in cui si chiedeva al Governo di prendere coscienza delle difficoltà in cui versa il sistema carcerario italiano, della necessità di investire sul personale e di incrementare il ricorso a misure alternative per gli adulti e di mettere in azione un sistema di azioni a tutela dei diritti dei minori.

Il Governo dando parere favorevole con riformulazione, da una parte, ha dimostrato di avere consapevolezza che le misure repressive da sole non bastano, ma dall’altra ha mostrato tutta la sua ipocrisia e contraddittorietà visto che l’ordine del giorno è collegato a un provvedimento che, invece, va in direzione contraria.

Nel “Decreto sicurezza“, infatti, ennesimo provvedimento spot, non ci sono investimenti per prevenire la criminalità né risorse per il personale. Si tratta di un altro tassello nella costruzione ossessiva, atto dopo atto, di una narrazione semplicistica, dove si prevedono solo nuovi reati e aggravanti: la pena come panacea di tutti i mali.

Di fronte a questa contraddittorietà, nel corso dell’esame di un provvedimento dove sono state bocciate tutte le nostre proposte, noi crediamo che sia più serio e coerente aver rifiutato la riformulazione del Governo per mettere ai voti l’ordine del giorno che contiene impegni precisi: ovviamente la proposta è stata bocciata.