Caos nomine dirigenti scolastici: situazione non più sostenibile
Caos dirigenti scolastici: dopo aver aumentato confusione e incertezze, il Ministro Valditara batta un colpo perché la situazione non è più sostenibile.
Ci sono più di 80 Istituti scolastici in Emilia-Romagna – 7 solo a Reggio Emilia – che a due settimane dalla ripresa delle attività mancano ancora dei rispettivi dirigenti. L’avvio di questo nuovo anno si preannuncia dunque all’insegna del caos a causa del blocco delle nomine, seguito alla sospensione cautelare disposta dal TAR del Lazio sul concorso riservato del 2017. Una decisone che sta generando grandi incertezze, cui si aggiunge l’assurdo doppio binario approvato dalla maggioranza in Parlamento tra procedura ordinaria e straordinaria, che sta generando ulteriori disagi. D’altra parte, come potrebbe essere diversamente avendo imposto due regole per lo stesso concorso?”
Questi sono gli esiti del concorso concluso a luglio e voluto fortemente dal Governo con l’intento di superare le controversie legali legate al concorso ordinario del 2017 e di assegnare rapidamente i dirigenti scolastici alle scuole vacanti. Il risultato è stato esattamente l’opposto, a dimostrazione che questo Governo in materia di scuola fa solo danni.
Adesso valgono poco le rassicurazioni del Ministero. Occorre una soluzione rapida, affinché i dirigenti possano entrare in ruolo al più presto, garantendo alle scuole un avvio ordinato dell’anno scolastico. Ma allo stesso tempo il Ministero dovrebbe correre ai ripari per rivedere le procedure di selezione che non sono eque, stanno producendo ulteriore caos e non garantiscono parità di accesso agli incarichi della pubblica amministrazione. Il solerte Ministro Valditara – che si è sempre distinto per la prontezza dei suoi interventi non richiesti – dovrebbe battere un colpo rispetto a queste evidenti fragilità del sistema di reclutamento che la sua opera sta ulteriormente peggiorando. In ogni caso, l’unico dato certo è che andrà ulteriormente ad aumentare il divario tra numero dei dirigenti di ruolo e le reggenze, con ovvie ricadute negative sull’intero sistema scolastico.