Piano asili nido: i piccoli Comuni e quelli delle aree montane sono stati esclusi dai bandi e dai finanziamenti

Piano asili nido: i piccoli Comuni e quelli delle aree montane sono stati esclusi dai bandi e dai finanziamenti. Interrogazione al Ministro Valditara.

In settimana il Ministro Valditara è venuto in Parlamento a dire che 845 comuni, sui 1800 individuati, hanno risposto favorevolmente al bando per il piano asili nido. Peccato abbia omesso di dire che dal Piano, e quindi dai finanziamenti, siano stati completamente esclusi i piccoli Comuni montani e delle aree interne: i criteri minimi per l’assegnazione dei contributi sono stati infatti parametrati sulla popolazione residente nella fascia d’età 0-2 anni di almeno 60 bambini e sulla copertura del servizio di asilo nido nella stessa fascia d’età inferiore al 33%.

Insieme alla collega Irene Manzi, responsabile nazionale scuola per il PD, ho depositato dunque un’interrogazione in merito.

Si tratta dell’ennesimo intervento sperequativo che non guarda ai veri bisogni delle comunità locali, in particolare quelle che ogni giorno lottano per contrastare lo spopolamento. La disponibilità di posti negli asili nido è un ambito strategico, che costituisce la base per la permanenza delle giovani famiglie in questi territori: mettere in condizione i piccoli Comuni di montagna di assicurare l’accesso a tutti i bambini fin dai primi mesi di vita, significa creare le condizioni affinché le giovani famiglie possano continuare a vivere nel proprio Comune senza doversi trasferire o attraendone delle nuove. Per ogni bambino che trova spazio in un nido ci sono almeno tre persone che rimangono a vivere in montagna, quasi sempre per l’intero periodo scolastico.

Tra l’altro, anche nei piccoli Comuni ci sono spesso casi di liste d’attesa con richieste che non si riescono ad accogliere per la mancanza di posti e, in tal senso, sarebbe stato necessario parametrare diversamente i criteri di assegnazione di questi contributi, tenendo conto anche delle esigenze delle aree più marginali, ancora una volta escluse o dimenticate dai provvedimenti nazionali. Vogliamo dunque sapere dal Ministro come si intenda garantire l’implementazione dei servizi per l’infanzia nei piccoli Comuni montani e delle aree interne a garanzia del diritto di ogni bambino a beneficiare di tali servizi e a tutela della vivibilità e del diritto ad abitare in quei territori.