Bullismo e cyberbullismo: un Governo davvero poco attento ai giovani
Bullismo e cyberbullismo: Governo davvero poco attento ai giovani.
Il Governo ha rifiutato di prendere l’impegno a predisporre ogni misura necessaria affinché vi siano campagne d’informazione e di sensibilizzazione rivolte ad un uso consapevole, sicuro e responsabile delle tecnologie digitali, in particolare per quanto riguarda i bambini della scuola primaria e secondaria di primo grado: una decisione sbagliata, che dimostra la poca attenzione dell’esecutivo nei confronti dei milioni di bambini e adolescenti che subiscono ogni anno qualche forma di violenza a scuola o episodi di bullismo.
Mercoledì 15 maggio sono intervenuta alla Camera dei Deputati, nel corso della discussione su disposizioni e delega al governo in materia di bullismo e cyberbullismo.
Si tratta di fenomeni in sensibile aumento, tanto che l’Osservatorio di “Terre des Hommes” certifica come in Italia un adolescente su due è vittima di bullismo o cyberbullismo. Il pretesto principale per il quale vengono attaccati è l’aspetto fisico (lo conferma il 37% di loro). Seguono, origine etnica, orientamento sessuale, condizione economica, religione, identità di genere, disabilità. Gli effetti di questo tipo di violenza tra pari generano perdita di autostima e di fiducia negli altri, isolamento e allontanamento dal resto dei coetanei, peggioramento del rendimento scolastico o addirittura rifiuto della scuola, ansia sociale, attacchi di panico, disturbi alimentari, depressione e autolesionismo.
Questi numeri non dovrebbero in alcun modo lasciarci indifferenti, ma il Governo, bocciando questa proposta, ha perso una grande occasione per dare un segnale di vicinanza a milioni di adolescenti che soffrono.