Dengue, occorre fare di più
Salute, azioni multidisciplinari contro la dengue.
Non è sufficiente richiamare la sezione informativa dedicata alle malattie infettive pubblicata sul sito internet del Ministero della Salute: in Italia ci sono 60 milioni di persone alle quali vanno trasferite scelte, valutazioni, informazioni sulle attività di prevenzione rispetto alla dengue, che è una malattia tropicale che si può manifestare in forme gravi.
L’ho detto oggi, mercoledì 28 febbraio, nel corso della replica alla risposta del Ministero della Salute in merito all’interrogazione sulle misure intraprese per tutelare la popolazione che viene a contatto con la dengue.
Sollecito il Ministero a implementare una campagna di sensibilizzazione e di informazione perché la conoscenza è la prima forma di prevenzione. In questo caso, visto che si sono registrati, lo scorso anno, 363 casi di cui 82 autoctoni è necessario interessare le persone anche nella gestione delle proprie aree private visto che le zanzare proliferano nelle aree stagnanti. Ritengo necessario coinvolgere nella campagna di informazione anche i medici di medicina generale, dotandoli di test diagnostici rapidi e formare il personale che lavora nei primi punti di accesso dei pronto soccorso. Infine, è urgente potenziare le reti infettivologiche in tutte le Regioni visto che in alcune sono completamente assenti. Il Covid -ha sottolineato Malavasi- ci ha insegnato quanto sia importante avere reti strutturate pronte ad intervenire in caso di emergenza.
L’Italia rischia, purtroppo, di diventare un buon habitat per la dengue: la tropicalizzazione del nostro clima non può farci sentire al riparo da infezioni che rischiano di diventare endemiche anche da noi. Dobbiamo lavorare preventivamente su azioni multidisciplinari per impedire che questa malattia diventi una minaccia reale nel nostro Paese”.