Epatite C: uno screening per salvarsi la vita
Epatite C: uno screening per salvarsi la vita.
Lunedì 19 febbraio, nel corso della discussione sul “Milleproroghe“, sono intervenuta in Parlamento per chiedere, con un mio ordine del giorno, la proroga del programma di screening per l’eliminazione del virus HCV: si tratta di una patologia silenziosa che in Italia riguarda almeno 500.000 persone (di cui circa 300.000 non diagnosticate e non trattate).
La legge 8/2020 aveva previsto lo stanziamento di 71 milioni di euro da destinarsi all’avvio del programma di screening gratuito per i nati negli anni dal 1969 al 1989 e questo ha permesso al nostro Paese di individuare e trattare il più alto numero di pazienti con infezione cronica da epatite C in Europa, rendendo l’Italia una “best practice” e collocandoci fra i 12 Paesi più vicini al raggiungimento del target 2030 fissato dall’OMS, ossia l’eliminazione dell’epatite C. Tuttavia, i rallentamenti nell’avvio delle attività di screening e il periodo pandemico hanno causato un tasso di adesione piuttosto basso nelle Regioni che hanno messo in atto la misura e al momento, di queste risorse risultano essere stati impiegati solo circa 6 milioni, con un avanzo di circa 65 milioni e con un programma di screening che va in scadenza alla fine dell’anno. Diventa perciò necessario protrarlo anche negli anni 2025 e 2026, ampliandone la fascia di popolazione, includendo anche i nati tra il 1948 e il 1968 e massimizzando così l’utilizzo delle risorse, senza bisogno di stanziarne di nuove.
Con il mio odg – che è stato approvato all’unanimità – ho dunque impegnato il Governo a prevedere fin dal primo provvedimento utile misure volte alla proroga nel prossimo biennio delle disposizioni inerenti allo screening epatite C, essendo una patologia che se diagnosticata precocemente porta alla guarigione. La prevenzione è un investimento fondamentale, genera un risparmio, ma soprattutto salva la vita. Per questo è necessario fare una buona campagna di comunicazione per educare i cittadini ad aderire a una campagna gratuita.
P.S.
Basta un prelievo di sangue!