Quattro anni senza Leonardo: a fianco di Ilaria Sassone

Quattro anni senza Leonardo: il caso di Ilaria Sassone e di suo figlio Leonardo non ha ancora trovato soluzione. Continuerò a sollecitare il Governo, pronta anche a rivolgermi al Presidente della Repubblica.

Sabato 3 febbraio sono quattro anni da quando Leonardo ha lasciato l’Italia, sottratto alla madre Ilaria che, da quel momento, si è vista negare la possibilità di stare insieme al proprio bambino, portato in Turchia dal padre. Una situazione dolorosa e inaccettabile, sulla quale nei mesi scorsi avevo già sollecitato il Governo a intervenire.

Si tratta di una vicenda che vede una cittadina italiana, Ilaria Sassone, residente a Novellara, in provincia di Reggio Emilia, vivere una condizione di ingiustizia e sofferenza per la sottrazione del figlio Leonardo da parte del padre, un cittadino tedesco attualmente domiciliato in Turchia. Dopo che nel 2021 lo stesso Tribunale turco aveva confermato l’ordine di ritorno del minore in Italia, il padre ha più volte impugnato i vari provvedimenti che hanno ribadito quest’obbligo. 

“L’eccessiva e inaccettabile durata del processo rappresenta una manifesta violazione del principio generale ispiratore dell’intera Convenzione de L’Aja, secondo il quale le procedure di rimpatrio, intrinsecamente caratterizzate da somma urgenza, devono essere definite nel più breve tempo possibile”: questo era un passaggio importante della risposta del Ministro e Vicepremier On. Antonio Tajani alla mia interrogazione sul caso. Purtroppo dallo scorso agosto non è cambiato nulla e, anzi, il governo turco ha ulteriormente protetto il padre del bambino, sconfessando quanto deciso dai suoi stessi tribunali. Grazie all’interessamento dell’Ambasciata italiana in Turchia, Ilaria ha effettivamente ritrovato il figlio, ma, nonostante le numerose sentenze che sanciscono i loro diritti di cittadini italiani a tornare a vivere nel nostro Paese e i provvedimenti che indicano Ilaria Sassone come unico genitore responsabile, ad oggi non è ancora accaduto nulla per garantire il rispetto di un decreto che affida alla madre il figlio. Al bambino è, infatti, impedito di venire in Italia, anche per brevi periodi, e la madre, solo per visitarlo, è costretta ad affrontare costi enormi da un punto di vista economico ed emotivo. Di fatto, Ilaria non dispone di alcun titolo che obblighi legalmente le autorità giudiziarie turche a dare corso al rimpatrio del figlio. L’On. Tajani ci aveva assicurato che il Governo stava prestando tutta l’attenzione necessaria al caso, ma la situazione non è cambiata.

Da parte mia, non intendo soprassedere e continuerò a sostenere sempre, in tutte le sedi opportune, il rientro in Italia del bambino, a fianco di Ilaria e anche della sindaca di Novellara, Elena Carletti, che fin dall’inizio segue con attenzione queste vicenda. Solleciterò nuovamente il Ministro On. Tajani e sono pronta a interessare della vicenda anche il Presidente della Repubblica, affinché si arrivi finalmente a una soluzione positiva e, soprattutto, rispettosa dei diritti della mamma di Leonardo.