Ingaggio del calciatore Portanova alla Reggiana: un commento e una riflessione
Ingaggio del calciatore Portanova alla Reggiana: un commento e una riflessione.
Una condanna in primo grado per stupro di gruppo non è una sentenza definitiva, ma certo è un precedente rispetto al quale sarebbe stato necessario porre la massima attenzione.
Per commentare l’ingaggio da parte della Reggiana Calcio del calciatore Daniele Portanova, condannato da una sentenza di prima grado per il reato di stupro di gruppo, occorre necessariamente partire da qui. Per proseguire con una breve riflessione.
Il reato contestato al calciatore è molto grave e i particolari emersi nel corso del dibattimento che ha portato alla sua condanna in primo grado sono raccapriccianti, così il consueto tentativo di smontare le tesi dell’accusa, delegittimando la ragazza che ha denunciato l’accaduto. Cosa cui i giudici – diversamente che in altre occasioni – non hanno creduto. Questo ingaggio ha creato malumore nella tifoseria e non manca chi ha restituito la tessera dell’abbonamento appena sottoscritto.
Come ho anticipato, una sentenza di primo grado non è una condanna definitiva, ma io ritengo che sia giusta la protesta espressa civilmente da parte della tifoseria granata, perché è una chiara testimonianza di una presa di coscienza rispetto a un tema – quello della violenza sulle donne – che non può conoscere ambiguità di pensiero o giustificazioni di sorta.