Leonardo deve ritornare a casa: interrogazione al Ministro degli Esteri
Insieme al collega Andrea Rossi, ho depositato un’interrogazione al Ministro degli Esteri per chiedere di attivarsi in tutte le sedi per sostenere la posizione Ilaria Sassone e di suo figlio Leonardo, per far rispettare le pronunce a loro favore, consentendo a Leonardo di tornare in Italia, e perché sia fatta giustizia una volta per tutte.
Parliamo di caso che da oltre sei anni vede una cittadina italiana, residente a Novellara, in provincia di Reggio Emilia, vivere una condizione di ingiustizia e sofferenza per la sottrazione del figlio Leonardo da parte del padre, un cittadino tedesco attualmente domiciliato in Turchia.
Nel 2020, a seguito del rapimento del bambino, la madre ha immediatamente attivato tutte le procedure per rintracciarlo e farlo rientrare. Grazie anche all’Ambasciata italiana in Turchia, ha effettivamente ritrovato il figlio, nella provincia di Izmir, potendolo anche incontrare. Oggi ci sono numerose sentenze che sanciscono i diritti di madre e figlio, cittadini italiani, a tornare a vivere nel nostro Paese. I provvedimenti indicano Ilaria Sassone come unico genitore responsabile, il Tribunale di Firenze ha collocato il bambino presso di lei, a Novellara, le pronunce dei giudici turchi affermano che Leonardo deve rientrare in Italia. Nonostante questo, ad oggi non è ancora accaduto nulla per garantire il rispetto di un decreto che affida alla madre il figlio nel pieno rispetto dei diritti fondamentali del minore e del suo superiore interesse. Al bambino è, infatti, impedito di venire in Italia anche per brevi periodi e la madre, solo per visitarlo, è costretta ad affrontare costi enormi da un punto di vista economico ed emotivo.
Nel 2020 il Sottosegretario Merlo, in risposta a un’interrogazione aveva dichiarato l’impegno del nostro governo a sensibilizzare le autorità turche per una rapida soluzione. Tuttavia il bambino è ancora bloccato in Turchia. Per altri minori sottratti ai parenti legalmente affidatari, i tempi per ripristinare i diritti negati sono stati assai più veloci e ora, dunque, con la nostra interrogazione sollecitiamo ulteriormente il Governo affinché si dia rapida soluzione a questo caso.