“Dl Cutro”: ennesimo decreto repressivo e identitario
Si tratta dell’ennesimo provvedimento ideologico e identitario, che ha l’obiettivo di tenere alta l’attenzione sulla sicurezza, vessillo di propaganda politica della maggioranza. Un decreto ispirato a una logica punitiva nei confronti degli stessi migranti e che non interviene per niente su nessuno dei problemi legati al fenomeno delle migrazioni che, invece, andrebbe affrontato con qualche riforma della normativa sugli ingressi, che organizzi meglio il sistema di accoglienza.
Personalmente, nella mia realtà reggiana, ho conosciuto l’accoglienza diffusa, un sistema valido che presenta un supporto all’integrazione sociale e alla creazione di una cornice di diritti e di doveri per ogni migrante. Oggi, inoltre, c’è una richiesta di manodopera importante, una necessità che va ascoltata vista la situazione grave in cui versa il nostro sistema economico e produttivo. È un problema molto serio: nell’ultimo “click day” i datori di lavoro hanno fatto domanda per 240.000 assunzioni, più del triplo della quota prevista dal Governo. Questa richiesta è crescente anche nel settore dei servizi di cura o di assistenza connessi all’invecchiamento progressivo della nostra popolazione.