Sindome di Down: obiettivo piena inclusione sociale
In occasione della Giornata mondiale della sindrome di Down, il 21 marzo, abbiamo chiesto alla Ministra Locatelli se non ritenga doveroso intervenire al fine di predisporre misure volte a garantire una maggiore inclusione delle persone con disabilità, a partire dall’emanazione di linee guida che regolamentino la costruzione di parchi giochi inclusivi, l’obbligo per organizzatori di concerti o eventi di predisporre un’effettiva accessibilità, il pieno rispetto della legge per l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità, l’incremento del fondo per l’abbattimento delle barriere architettoniche, nonché l’incremento delle pensioni di invalidità, affinché si possa parlare di un riconoscimento vero ed effettivo dei loro diritti nella sfera scolastica, occupazionale e relazionale.
Non accontentarci del bisogno condiviso di garantire più diritti, perché, senza la concretezza, che poi deve trovare una ricaduta nella vita delle persone, si fa fatica a garantire dei progetti realmente inclusivi. Le persone con sindrome di Down chiedono solo di essere ascoltate e guardate negli occhi, non solo dai loro familiari o dai medici, ma da tutti noi che li incontriamo quotidianamente, ai giardini, sull’autobus e al supermercato.
Cerchiamo di trovare veramente quelle modalità concrete, attuando progetti e linee guida stringenti, che possano garantire davvero la piena fruizione dei diritti di tutte le persone con disabilità.